Ho avuto il piacere di essere stata contattata da Davide Rossi, un autore di cui ho già postato a suo tempo nel mio blog il precedente libro (QUI il post)
Ho letto con piacere il suo nuovo romanzo dal titolo "Storia di un numero" ( Rossini editore ).
La vicenda narrata si sviluppa in Africa e parla del viaggio di un migrante attraverso le rotte dei trafficanti, alla ricerca di una nuova possibilità di esistenza. Le incognite, le difficoltà, ma soprattutto i pericoli che fronteggia, fra l'amore e i terroristi, fra orrori e speranze. Tante storie ad accompagnarlo in un viaggio straordinario.
Il mio personale parere è che questo libro ti porta a vivere, insieme al protagonista Kenny, un viaggio di sofferenze indicibili. Così ben descritto che ti colpisce, ti senti un pugno allo stomaco, partecipi alle sue vicende, soffri insieme a lui, gioisci insieme a lui quando alla fine del suo viaggio giunge finalmente a Lampedusa.
Mi sono chiesta se questa storia fosse stata veramente vissuta, perchè è molto credibile, piena di particolari che solo chi ha realmente vissuto tali episodi può descriverli così dettagliatamente e con maestria.
Ho quindi contattato attraverso Instagram l'autore (che vi invito a seguire poichè sta presentando il suo libro in molte città italiane in questo periodo) che mi ha gentilmente risposto e chiarito i miei dubbi: la narrazione è frutto di indagini, di parole di persone che hanno realmente vissuto queste terribili odissee (circa nel 2018): Davide Rossi ha quindi raccolto tutte queste esperienze, rielaborato e scritto il romanzo.
Consiglio la lettura soprattutto a coloro che non capiscono e mal tollerano l'arrivo dei migranti, mi pare che ci sia una sorta di "migranti di serie A e di serie Z" soprattutto alla luce della recente guerra in Ucraina....ponetevi qualche domanda....questo libro vi aiuterà a capire e sicuramente scuoterà le coscienze di alcuni!
La lettura di un estratto: https://youtu.be/L2_WiydS6GE
DESCRIZIONE:
Un numero non è fine a se stesso: ha un'esistenza, una storia, un inizio e una fine. Un numero può essere umano, vivere e morire. In una contemporaneità corrosa dalla malavita e dall'opportunismo, Kenny nasce in un piccolo stato africano, flagellato dalla povertà, messo in ginocchio dalla corruzione, dimenticato e disprezzato dagli stessi esseri viventi. Condizioni disperate per chiunque abbia un minimo di misericordia per se stesso, difficilmente sopportabile per la sua natura estrema che si impone nella quotidianità sugli esseri viventi. La sua infanzia la trascorre a osservare il mondo che gli ruota intorno, che ansima, grida, muore, violento e insensato. Lui scruta, annota, studia e prova a conformarsi, ad adeguarsi alla realtà, che cruda e violenta si manifesta, investendolo senza freni: la sparizione del padre, il trasloco in un'altra zona, la morte della adorata zia, la presunta anormalità. A confortarlo e a salvarlo dalla solitudine c'è lo studio, i pensieri, vivaci e senza limiti, la curiosità verso l'ignoto e la natura. Camaleonte decide di adattarsi, di vivere secondo i canoni imposti senza rischiare, coltivando un'irrazionale voglia di responsabilità. Ciò non lo salva dai suoi simili, spietati e potenti, che lo costringono a scappare via dalla sua terra, verso un ignoto chiamato Europa. Un viaggio lungo e pericoloso, attraverso posti incantevoli abitati da personaggi senza scrupoli, poveri diavoli, disperati, dalla sopravvivenza e dalla morte. Storie di tanti numeri uniti nella speranza di una resurrezione e dall'infame destino di rappresentare solo delle anonime cifre. Un percorso lungo, attraverso deserto e mare, prigionia e amore, fra carcasse umane e di civiltà.
Genere: Romanzo
Editore: Rossini
Data uscita 11/01/2021
EAN 9788831469814
Pagine 219
Formato 14 x 21, brossura
Buona domenica.
RispondiEliminaBuona domenica anche a te Edvige.
EliminaSicuramente è un libro che mi attira e che mi piacerebbe leggere perchè il suo contenuto è attuale e per capire meglio che cosa spinge tante persone a lasciare tutto e a spingersi in un'avventura piena di pericoli , nella speranza di raggiungere una nuova esistenza e ricominciare da capo. Persone, i migranti che , per tanti, sono solo un numero ma dietro ogni numero ci sono vicende drammatiche che li hanno spinti verso l'ignoto, rischiando la pelle !! Credo che sia un libro da leggere , per capire meglio quali sono le condizioni di vita dei migranti, da cosa fuggono, cosa cercano. Grazie per questa presentazione. In bocca al lupo all'autore ! Cia Fiore !
RispondiEliminaGrazie Mirty hai proprio scritto le parole giuste ...interrogativi che tutti dovremmo porci prima di criticare e basta. Spero proprio che tu lo legga. Poi se capita mi farai sapere...ciao
EliminaSono pienamente d’accordo con te cara Fiore. Ci sono migranti di serie a e di serie b e una intolleranza che fa male al cuore. Io avevo letto “Nel mare ci sono i coccodrilli”, la storia vera di un giovane migrante e mi aveva colpito tantissimo. Grazie per averci parlato di questo libro che leggerò sicuramente.
RispondiEliminaUn abbraccio
Maria
Ciao Maria mi fa piacere leggere il tuo commento....so che conosci l Africa e le sue problematiche e sei sensibile. Un libro quindi da leggere, oltre a quello che hai già letto. Buon pomeriggio
EliminaCara Fiore, non ho alcun dubbio sulla veridicità dei racconti, ho letto delle storie simili nel romanzo La Frontiera di Alessandro Leogrande. Sicuramente non sarà facile leggere un libro che racconta di fatti abominevoli, vicende strazianti e gente senza pietà e senza anima ma purtroppo dobbiamo leggere anche queste cose per capire meglio la realtà, per comprendere le situazioni che ci circondano, soprattutto adesso che come hai ben specificato, c'è una situazione di emergenza profughi proprio accanto a noi.
RispondiEliminaTi ringrazio Fiore di questa recensione, questo è sicuramente un libro da non perdere visti i temi trattati. Concordo con te, le sofferenze degli esseri umani sono le stesse a prescindere dalla situazione che purtroppo sono costretti a vivere. E comunque bisogna avere massimo rispetto di chi, suo malgrado, è costretto a scappare da guerre di cui noi qui non sappiamo praticamente nulla, perché " non fanno notizia". Empatia. Bisognerebbe sviluppare l'empatia. E se fossimo noi a dover affrontare un viaggio del genere a rischio della vita, lasciando affetti e vissuti? Purtroppo c'è intolleranza ancora, ci sono pregiudizi...ben vengano libri illuminanti. Buona serata
RispondiEliminaCiao Fiore, ho pubblicato il post per Solocosebelle di giugno. Ciao
RispondiEliminaciao Fiore, ho pubblicato solocosebelle di giugno. Abbraccio.
RispondiEliminasinforosa