Cari amici, stamattina riflettevo che un anno fa, esattamente da due giorni, si stavano spegnendo gli echi del Festival di Sanremo, evento che fece molto successo e anch' io lo guardai con interesse e divertimento...ora si presenta il problema del farlo o non farlo, decisione presa: farlo, ma senza pubblico (senza pensare ai vari assembramenti che inevitabilmente ci saranno nella cittadina ligure!).
Ma la mia riflessione non è tanto sul Festival, ma sul fatto che è passato un anno e già si parlava della strana pandemia in Cina, cosa che a noi sembrava tanto distante, così lontana!! Guardavo sì i vari notiziari o immagini in tv o sul web, ma sembrava proprio un evento che non avrebbe mai colpito l'Italia, figurarsi il mondo intero! Poi quando esplose anche da noi si diede l'avvio ai canti sui balconi, era tutto un "andrà tutto bene", (personalmente allora non ero così ottimista!), tutti sembravano volersi bene ed avere uno stesso fine: sconfiggere il Covid!
Eccomi qui un anno dopo a riflettere e concludo che alla fiducia e al bene è subentrata la cattiveria, la sfiducia: in strada, così come in tv o sul web, vedo tutte le persone con le mascherine, persone che come in Cina un anno fa, hanno paura del virus, niente più canti, i sorrisi sono scomparsi celati dalla mascherina e...quanti morti, quanti contagiati in tutto il mondo. Mai mi sarei immaginata questa catastrofe!!
Ora è obbligatoria, ora ci sono i vaccini, ora si può sperare, ma la strada da fare è ancora lunga, ancora pazientare, rispettare le regole: qui non siamo in Cina dove chi non le rispetta non si sa bene che fine faccia, ma è un popolo diverso, con un governo certamente molto rigido e duro: qui in Italia è tutto un casino, lasciatemelo dire, non organizzano in tempo le cose come vanno fatte, si sono scoperti i furbetti perfino del vaccino, gente che se ne frega delle regole e giocano alla 'roulette russa' col virus....pensando che tanto non colpirà loro; finchè un evento non ti colpisce da vicino si pensa di essere invincibili e si sfida anche la sorte.
L'altro giorno un' anziana mi disse "chissà cosa c'è dentro al vaccino", diffidando quindi della scienza, dell'unica speranza che abbiamo per non ammalarci, ma so che questa frase l'avrà sentita da qualcuno a lei vicino, perchè quando le ho fatto presente che quando eravamo piccini a me, così come a lei, ai suoi figli, i vaccini erano obbligatori, altrimenti manco andavi a scuola...allora ha detto "hai ragione!"
Quindi se siete dei no-vax per favore non commentate neanche questo post, perchè se è vero che c'è libertà di pensiero, c'è anche libertà di non voler leggere nel mio blog pensieri assurdi come leggo nei social.
Scrivo di getto, scusate eventuali errori, la mia è una riflessione urgente, che mi sentivo di condividere con voi. Punto.